sabato 25 ottobre 2008

Irrazionale, geniale, surreale come le sue tele, ma grande amico mio; Leone Gariano.

'L'ambito del surreale - scriveva Leone Gariano di se stesso - pur con sfaccettature e risvolti vari, mi si attaglia''.
Per chi lo conosceva bene non ci ha lasciato solo un grande pittore, ma un uomo arguto e intelligente, amante della musica classica e lirica, in due parole, un grande artista.
La sua è una pittura affascinante, legata a valori della fantasia e della magia, persino barocchi nella loro realizzazione: Gariano non è infatti un pigro fantasioso, ma è un esploratore di sogni instancabile, ricco, infinito, a tratti lineare a tratti aggrovigliati, in grado di saper smascherare '' la semplicità con la complicazione'', incastrando ''la vita dentro alla vita, all'infinito…'' (Geno Pampaloni).


Dipinge atmosfere da sogno e da trance, di ricordo e di aspettative future, di passati e di presenti, di vita e morte, di inconscio e immaginazione, elle quali vengono ritratti intrichi di fogliame, affascinanti e sconosciuti uccelli, idoli femminili dalla bellezza conturbante, guerrieri aztechi, simboli di forza e di attrazione per il sepolcrale, fondi marini strani e sconvolgenti, rigogliosi, fantasiosi, vivi, fuori del tempo, e spesso del mondo.



Il fascino delle sue opere è davvero tale da non far supporre che attraverso la propria arte, Gariano racconti anche il senso del disfacimento della vita e dei valori, della morte che incombe e della fragilità che deteriora......
Ciao Leone, buon viaggio.

domenica 5 ottobre 2008

Il Tenore Mauro Volpini a Genova il 19 Ottobre

Il 19 Ottobre, in Piazza Paolo Danovi a Genova, il Tenore Mauro Volpini terrà un concerto a favore dell'Ordine delle Immacolatine. A Dangora (Etiopia) serve un pozzo. Noi ci proviamo, sperando anche nel vostro aiuto. Appuntamento alle ore 16 dunque, e buon divertimento.


"My Way" cantata da Mauro Volpini.

domenica 20 luglio 2008

RECITAR CANTANDO 4° PARTE


IV - LE CAPACITA' VOCALI
Cambiando il timbro, di intensità, di altezza, o subendo modificazioni ambientali, la tecnica vocale deve rimanere la stessa, si deve soltanto adattarla a questi parametri.

Non essendo la voce materializzata come lo sono tutti gli altri strumenti, è per questa ragione più difficilmente controllabile. Per questo motivo il cantante lirico deve avere a sua disposizione una tecnica sicura, consapevole, basata u sensazioni e movimenti precisi che gli permetteranno, quando si esibirà nelle grandi sale, teatri, chiese, all'aperto o in studi insonorizzati, di non perdere la piena padronanza della propria voce.

Ricercare la capacità della voce cercando di farla uscire "in avanti" è un errore fondamentale. Ciò incita a "spingere", a contrarre la laringe, le corde vocali, a restringere le cavità di risonanza e a dare troppa pressione, dunque a sviluppare un comportamento di sforzo generalizzato a tutto il corpo, con tutte le conseguenza che ciò può comportare sulla laringe e sul timbro.

Bisogna sapere che eccedere in intensità non fa sì che la voce giunga meglio; ciò che importa, prima di tutto, è realizzare con una buona ripartizione del lavoro muscolare e con atteggiamenti organici corretti, una voce omogenea che possieda all'uscita dalle labbra la massima ricchezza acustica.

domenica 29 giugno 2008

Dicitincello vuie

ECCO UN'ALTRA GRANDE INTERPRETAZIONE DEL TENORE GENOVESE MAURO VOLPINI.

Un dì all'azzurro spazio -Andrea Chenier

MAURO VOLPINI NASCE A GENOVA. ALLIEVO DEL GRANDE ILLESBERG. "ANDREA CHENIER" E' UNA DELLE NUMEROSE OPERE PORTATE IN SCENA DAL TENORE GENOVESE, FRA CUI FIGURANO TOSCA, BALLO IN MASCHERA, PAGLIACCI, CAVALLERIA RUSTICANA, TURANDOT, CARMEN, OTELLO ECCETERA....
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sabato 24 maggio 2008

RECITAR CANTANDO 3°PARTE



IL CANTO OMOGENEO !

Un suono si dice omogeneo quando,qualità fondamentale! È in funzione delle zone vocali di risonanza,e della diffusione delle differenti sonorità con una interazione permanente, si realizza compiutamente con l’armonizzazione con tutti gli organi preposti alla fonazione,su tutta l’estensione e su tutte le vocali.

INTONAZIONE PRECISA !

È in parallelo con un canto omogeneo,cioè un problema di pressione,tonicità,
ben controllata e distribuita,determinata da un buon accostamento alle cavità di risonanza,si ottiene con attento controllo auditivo.
Alcuni cantanti lirici “CALANO !” di tono,poiché non sostengono il fiato e la muscolatura diaframmatica adeguatamente.

Altri cantanti lirici “ Crescono” di tono, perché danno troppa pressione cioè spingono, il suono localizzato troppo in alto è falso e sale.


RICCHEZZA ESPRESSIVA “ il VIBRATO “

L’interesse è estetico,ha un ruolo primordiale,dando alla voce ricchezza espressiva.
Il suo potere emozionale ha anche influenza sul timbro vocale ,il vibrato creato dal cantante o meglio in dono naturale,riveste importante azione musicale.
Si può acquisire vieppiù che ci si impadronisce della tecnica.
Senza vibrazioni la voce è piatta,inespressiva,mancante di calore umano,una voce non coltivata.