sabato 24 maggio 2008

RECITAR CANTANDO 3°PARTE



IL CANTO OMOGENEO !

Un suono si dice omogeneo quando,qualità fondamentale! È in funzione delle zone vocali di risonanza,e della diffusione delle differenti sonorità con una interazione permanente, si realizza compiutamente con l’armonizzazione con tutti gli organi preposti alla fonazione,su tutta l’estensione e su tutte le vocali.

INTONAZIONE PRECISA !

È in parallelo con un canto omogeneo,cioè un problema di pressione,tonicità,
ben controllata e distribuita,determinata da un buon accostamento alle cavità di risonanza,si ottiene con attento controllo auditivo.
Alcuni cantanti lirici “CALANO !” di tono,poiché non sostengono il fiato e la muscolatura diaframmatica adeguatamente.

Altri cantanti lirici “ Crescono” di tono, perché danno troppa pressione cioè spingono, il suono localizzato troppo in alto è falso e sale.


RICCHEZZA ESPRESSIVA “ il VIBRATO “

L’interesse è estetico,ha un ruolo primordiale,dando alla voce ricchezza espressiva.
Il suo potere emozionale ha anche influenza sul timbro vocale ,il vibrato creato dal cantante o meglio in dono naturale,riveste importante azione musicale.
Si può acquisire vieppiù che ci si impadronisce della tecnica.
Senza vibrazioni la voce è piatta,inespressiva,mancante di calore umano,una voce non coltivata.

RECITAR CANTANDO 2°PARTE


Le caratteristiche di un cantante lirico


Per un lirico è possibile cambiare a piacere l'ampiezza vocale del suono,la tonalità, la durata. Ecco quindi la necessità di sviluppare una scioltezza e forza muscolare. Sarà utile per fare ciò una tecnica appropriata, un controllo uditivo, movimenti precisi, tutto coordinato da buone condizioni parametrali.


Per cambiare è necessario modificare la pressione respiratoria, aumentare il grado di tonicità muscolare addominale, ed il volume della cavità sopra la laringe. Ed un buon sostegno addominale ci darà la potenza vocale ed un arricchimento dello spettro sonoro.


Ecco che il risultato di fenomeni acustici localizzati sopra la laringe coinvolgeranno labbra e guance arricchendosi di intensità armoniche. La cosìddetta "emissione vocale in maschera".


La ricchezza timbrica è in funzione dell'impiego dei risuonatori della pressione sopraglottica, della posizione spostatata verso l'alto della laringe, con chiusura glottidea, si definirà così il timbro nel suo colore in relazione della grana con sonorità larghe e rotonde. Dello spessore crescente o decrescente in relazione alla tonicità delle corde vocali l'intensità cresce con la tonicità da ottanta a centoventi decibel. Mentre sarà la realizzazione del meccanismo fisiologico della voce, a permettere di sviluppare e di apprezzare il timbro naturale del cantante.

RECITAR CANTANDO 1°PARTE

Nozioni pratiche di assistenza ed esperienza a sostegno di coloro, che lo desiderino o che ne abbiano bisogno.
Si dice spesso ad un cantante lirico:"Che bella voce!", sarebbe invece più corretto, se volessimo complimentarci con l'artista, esprimerci così:"Come canti bene!" .In quanto la bella voce, è un dono di Dio! "Come canti bene" invece, è un complimento fatto all'artista, alla sua tenacia nell'apprendere i misteri dell'imposto vocale, alla sua intelligenza nel servirsene ed applicarli.
I Maestri del canto del Rinascimento italiano già affermavano "Il canto è fiato!".
Quale sorgente di energia è il fiato! Sostenuto da un diaframma ben esercitato, esso ci permetterà di modulare, di arricchire, di mantenere sonorità vocale ed espressiva al servizio della musica, in grado di suscitare forti emozioni, il fine ultimo di ogni talentuoso artista.
Nessun strumento musicale è paragonabile al canto vocale perchè ha il privilegio unico di poter unire un testo alla musica.
Esiste un qualche cosa d'impalpabile da indovinare, sentire, esprimere, che non è scritto sul pentagramma, a cui partecipano intelligenza, espressione, emozione, sensibilità interpretativa, cuore e sentimenti che egli sente interiormente risuonare vibranti, e che libera, come se venisse da lui stesso una forza emozionale, che magicamente riesce a trasmettere al pubblico rapito, in un miracoloso pathos emotivo! le infinite sfumature della sua voce, la sua potenza espressiva, rifletteranno temperamento e personalità dell'artista, che inseparabilmente ci rivelano la sua totalità.
Fra diaframma e voce, esistono dunque stretti rapporti, con essi si esteriorizza l'intermediazione tra l'opera musicale ed il pubblico.
Ciò può accadere solo acquisendo una tecnica vocale sicura ed impeccabile, che permetta di dominare le difficoltà, che via via si troverà di fronte, e sarà solo con la padronanza dei fiati, che potrà superarle e servirsene a suo vantaggio. segue...............